L’approccio sistemico-relazionale: perché sceglierlo?

La scuola sistemica parte dal presupposto che le relazioni interpersonali influenzano lo stato di benessere o malessere sperimentato da un individuo in un particolare momento di vita. Modalità comunicative poco funzionali in famiglia, in coppia o nei principali contesti sociali di riferimento possono contribuire ad alimentare uno stato di disagio con se stessi e con gli altri.
Spesso accade che gli individui tendano ad adottare gli stessi schemi interattivi ogni volta che si trovano di fronte a situazioni che, per quanto diverse tra loro, rievocano sensazioni familiari.
A volte, la ripetitività di comportamenti che, nonostante abbiano portato ad insuccessi, restano immutati, può generare una grande sofferenza non solo nella persona che li agisce, ma anche nel contesto interattivo in cui si manifesta che, a sua volta, potrebbe rispondere con altrettanti comportamenti inefficaci e ripetitivi, dando vita ad un circolo vizioso di tentativi comunicativi poco risolutivi e scarsamente gratificanti.
Riuscire ad utilizzare le proprie potenzialità rappresenta un’opportunità di crescita personale all’interno di un contesto terapeutico in cui la relazione diventa uno strumento utile ed efficace per esprimere se stessi in modo autentico e contrastare quel senso di inadeguatezza che si viene a creare in noi.
La psicoterapia sistemico-relazionale, proprio per la sua attenzione alle relazioni tra persone, diventa un contesto privilegiato per affrontare le problematiche personali e interpersonali che interessano l’individuo, la coppia e la famiglia.

Com’è

Tale modello focalizza l’attenzione e l’intervento dall’individuo al sistema in cui vive (coppia, famiglia, ambiente sociale). Ogni sistema è un “sistema vivente” organizzato secondo regole, ruoli e funzioni che determinano le interazioni e gli interscambi comunicativi sia al suo interno che verso l’esterno.

  • Il disagio psichico non è considerato interno all’individuo, ma parte di un sistema di relazioni caratterizzato da un’organizzazione disadattiva e da comunicazioni patologiche;
  • il compito del terapeuta è quello di intervenire sulle diversi parti del sistema, cercando di migliorare le sequenze comunicative tra i componenti e di ripristinare l’equilibrio della coppia o famiglia;
  • il campo di osservazione dell’approccio sistemico-relazionale fornisce una chiave di lettura più completa e un intervento più efficace per disturbi di vario genere. È aperta a chiunque sperimenti una forma di disagio e malessere psicofisico;
  • l’obiettivo della terapia è quello di modificare le modalità di comunicazione disfunzionali al fine di creare un’ interazione tra i membri più funzionale e adattiva.

Quando è indicata

La terapia sistemica è indicata specialmente per:

  • problemi familiari o di coppia;
  • comportamenti di adolescenti che preoccupano tutta la famiglia;
  • comportamenti sintomatici di un membro all’interno della coppia/famiglia;
  • sintomi di uno dei coniugi che iniziano col matrimonio o con l’arrivo di un figlio o quando i figli si emancipano dai genitori.

Che cosa si richiede al paziente?

Al paziente è richiesta soltanto la motivazione al trattamento e a seguire le direttive del terapeuta.

Perché scegliere un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale?

La psicoterapia sistemico-relazionale rappresenta il punto di partenza per recuperare le proprie risorse personali e interpersonali allo scopo di gestire meglio il rapporto con l’altro e rielaborare sequenze comunicative disfunzionali apprese, attraverso le esperienze fatte con le figure significative. In altre parole, attraverso un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale è possibile comprendere le modalità relazionali con cui ci rapportiamo all’altro e scoprire nuove possibilità comunicative alternative a quelle sperimentate in precedenza. In questo modo sarà possibile non solo ricollocare i nostri vissuti nel loro contesto temporale e situazionale, ma orientarsi verso strade nuove, più adattive e funzionali al nostro benessere psicofisico.